Bataille-Evola correspondence

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  • timotheus.lutz
    It was mentioned in passing somewhere (on the internet) some time ago that the French sociologist Georges Bataille had a correspondence with Evola. I cannot
    Message 1 of 3 , Feb 10
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      It was mentioned in passing somewhere (on the internet) some time ago that the French sociologist Georges Bataille had a correspondence with Evola. I cannot find this mention now, but it seems likely that he would have been interested in Evola, since the former was interested in tantra for a time. Are these letters, assuming they exist, available somewhere?  

    • evola_as_he_is
      Much of the correspondence of J. Evola has been published by this or that Italian publishing company. If ever Bataille and him exchanged a few lettters, none
      Message 2 of 3 , Feb 13
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        Much of the correspondence of J. Evola has been published by this or that Italian publishing company. If ever Bataille and him exchanged a few lettters, none has surfaced yet. An insignificant, yet unpretentious, piece has been written in the attempt to explore the points of contact between the work of these two authors - to be found at http://www.fondazionejuliusevola.it/Documenti/Una%20luce%20sinistra.pdf. It does not mention any correspondence between them. Now, Fondazione Julius Evola is in a good position to know whether it exists or not.
      • revolvere00
        From the apparatus of notes of http://www.fondazionejuliusevola.it/Documenti/La%20comunita_degli_Assoluti.pdf
        Message 3 of 3 , Apr 7
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          From the apparatus of notes of http://www.fondazionejuliusevola.it/Documenti/La%20comunita_degli_Assoluti.pdf :

          "Come quella di Bataille, l’Evola di sinistra. Si somigliano non poco, sopratutto nel segno comunitario. Si tratti di “Individui Assoluti” o di “equazioni” personali, lo Zeitgeist produce frutti disparati ma segnat i da curiosi parallelismi. Anche in Francia, negli stessi tardi anni Trenta in cui Evola lotta nel fascismo e contro il fascismo per l’affermazione della “visione del mondo” tradizionale, possiamo inquadrare nella risacca di identici sussulti rivoluzionari il “contrattacco” che Georges Bataille sferra nel tentativo di sottrarre Nietzsche, il mito e la ritualità ai fascisti. Costituendo, insieme a Caillois, Klossowski, Leiris ed altri, un essoterico collegio di sociologia sacra e l’esoterica comunità Acéphal e (: fu anche il titolo della loro rivista il cui primo numero uscì nel 1936), realizzazione di una “congiura sacra” che sarebbe stata fondata addirittura sul acrificio umano di una vittima consenziente. Il “vento invernale” auspicato da Caillois, che avre bbe gelato la società “senile e cadente” salvando solo il “nomade robusto” di una nuova èlite , prelude alla costituzione di un ordine chiuso, sacro, “la cui missione sarebbe quella di far sorgere in seno al mondo profano, mondo del servilismo funzionale, i l mondo sacro della totalità dell’essere” (Klossowski). La respingente sintonia tra Evola e Bataille, entrambi vittime - sacerdoti di un sacro impuro ci sembra evidente, si pensi in particolare al sodalizio magico “Gruppo di Ur” guidato dal Barone verso la f ine degli anni Venti. Ci torneremo. Con una precisazione però: nonostante la accuse di estetismo prefascista (Benjamin) o di surfascismo , in disperato equilibrio tra “destra “ e “sinistra”, i membri del Collegio e di Acéphale osservavano, tra varie prescri zioni rituali, il divieto assoluto di stringere la mano ad un antisemita. Cfr. Il collegio di sociologia 1937 - 1939, a cura di Denis Hollier, Bollati Boringhieri, 1991 e Georges Bataille, La congiura sacra , Bollati Boringhieri, 1997 da riportiamo queste par ole: “ NOI SIAMO FEROCEMENTE RELIGIOSI e, nella misura in cui la nostra esistenza è la condanna di tutto ciò che è riconosciuto oggi, una esigenza interiore vuole che siamo anche imperiosi. Ciò che intraprendiamo è una guerra”. (Ivi, p. 4)."

          Another footnote, containing rather fanciful statements :

          "Ci permettiamo anche qui di mettere in risalto la simpatia di Evola e Bataille. Una occulta affinità che, se adeguatamente indagata, siamo certi riserverebbe spiacevoli sorprese a chi tende a incasellare i pensatori a destra o a sinistra pur di togliersi il fastidio di comprenderli nella lo ro incollocabile complessità. Cfr. L ’ amicizia dell ’ uomo e delle bestia in L ’ aldilà del sacro , Guida editori, 2000: “Essere, nel senso forte, non vuol dire in effetti contemplare (passivamente) e neppure agire (non liberamente ma in vista di effetti ulterio ri), ma precisamente: scatenarsi”. Ovviamente non dimentichiamo che la prospettiva batailleana è molto diversa da quella evoliana, tuttavia, specie in questo suo periodo giovanile, l’infatuazione dionisiaca di Evola ricorda non poche espressioni del Bataille, come quella che abbiamo appena riportato. Dioniso, che Kérenyi definisce “l’Archetipo della vita indistruttibile”, è il “Dio scatenante” per eccellenza."
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